Titolo 00 (generale) " Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani Titolo 01 (particolare) Titolo 02 (periodo) Titolo 03 (partecipanti) (by Claudio Maccherani) [CLICK per ingrandire le foto] dida A0 dida A1 dida A2 dida A3 dida A4

 

Finalmente ho visitato Fossato di Vico con Vera in occasione della XXV edizione della Festa degli Statuti. Un borgo incantevole, uno dei più "medievali" della regione più  medievale del mondo, l'Umbria. E anche noi, come tutti gli abitanti del borgo, ci siamo ritrovati immersi in un tunnel temporale che ci ha riportati indietro di quasi 700 anni. Fossato di Vico fa parte della "Associazione dei Borghi Autentici d'Italia".

	FOSSATO di VICO Il luogo era abitato fin dal primo millennio a.C. dagli Umbri, adoratori della Dea Cupra. Nel III secolo a.C. fu colonizzato dai Romani che vi costruirono una mansio (stazione di cambio cavalli, osteria, ostello) che chiamarono Helvillum. Nel 410 d.C. fu saccheggiata dai Goti di Alarico. Nel 552 nel suo territorio avvenne la battaglia di Tagina (nella quale trovò la morte Totila, re dei Goti), dopo di che il vicus praticamente sparì.
	Ricomparve successivamente come insediamento Bizantino con il nome di Fossato e nel 1862 venne aggiunto il "di Vico" in ricordo del  conte Longobardo che aveva avuto giurisdizione sul suo territorio.  Nel 1386 divenne Libero Comune e in tale occasione vennero redatti gli "STATUTA" che ne regolavano l'autogoverno, anche se sotto il controllo di Perugia. Nel 1540 passò allo Stato Pontificio, fino all'Unità d'Italia.

Nel periodo napoleonico era al confine tra il Regno d’Italia e l'Impero di Francia e a Osteria del Gatto, che si chiamava Osteria Nuova, venne istituita la dogana. All'interno delle mura di Fossato le caratteristiche vie medievali a sesto acuto - le RUGHE - e antichissime chiese: la romanica San Pietro, le gotiche San Cristoforo e San Benedetto. A San Benedetto e a Santa Maria della Piaggiola affreschi di notevole interesse degli inizi del '400 dell'eugubino Ottavio Nelli. Presso le antiche prigioni c'è l'Antiquarium che conserva reperti di Helvillum - o Hervillum -, del Santuario della Dea Cupra e un cippo miliare TEMPLARE (un altro cippo templare si trova vicino alla chiesa di Santa Croce a Collina di Purello, con impressi la croce patente templare e l'anno 1173).

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