Titolo 00 (generale)

" Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani

Titolo 01 (particolare)

Titolo 02 (periodo)

Titolo 03 (partecipanti)

(by Claudio Maccherani)

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Io e vera abbiamo visitato (o solo visto di sfuggita, in alcuni casi) alcuni castelli dei Monti Martani - PORZIANO, MACERINO, PORTARIA - durante una suggetiva escursione partita dallo spoletino, da Castel Ritaldi - Fogliano di Spoleto, proseguendo per Castel Porzano di Terni, Castel Macerino e Castel Portaria di Acquasparta, immersi nel verde e nel silenzio.

Castello di San Fortunato in PORZANO (Terni)

Sorto sul sito già occupato da una struttura di rurale di età romana, in epoca medioevale è tra i primi castelli a far parte delle Terre Arnolfe, il grande feudo ceduto alla chiesa nel 1002 dall’imperatore Enrico II. Nel 1332, con 21 "fuochi", faceva parte del castellato di Castiglioni. Distrutto Castiglioni, Porzano divenne il capoluogo di quel castellato e, nel 1458, ottenne da Pio II, insieme agli altri castellati di Portaria e di Macerino, molti privilegi. Porzano conserva l’impianto del “castrum” medievale a maglia ortogonale con abitazioni costituite da case a schiera disposte in due fasce parallele, la porta settentrionale con ingresso a curva e quella meridionale ornata all'interno da un affresco. (testo tratto da "I Luoghi del Silenzio")

Castello di MACERINO (Acquasparta)

A 665 metri di altitudine, il luogo era frequentato sin dall'epoca romana, mentre la prima notizia storica risale al 1093. Si trova al centro del territorio dei monti Martani, sulla strada di comunicazione tra Acquasparta e Spoleto e fu anche capitale delle Terre Arnolfe, avendo giurisdizione sui vicini Colle Aiano, Fogliano, Villa Campi e Villa Paganica. Vi fu costruito un Palazzo della Comunità (palazzo Massarucci, XVI secolo), tuttora esistente, fronteggiato da una piazzetta dotata di pozzo. La struttura originaria del castello tuttora permane, con le case racchiuse al suo interno. Le mura ancora sono in ottimo stato di conservazione, così come le quattro torri angolari. Il paese, interamente costruito in pietra, è stato recentemente restaurato. Al suo apice era un centro di vita economico-culturale, non mancava di nulla, aveva le carceri e cinque pozzi per l’utilizzo comune dell’acqua. Intorno al 1850 vi abitavano 284 persone, nel censimento ISTAT del 2001 risultava avere 7 abitanti, oggi non vi sono più residenti, solo seconde case nella maggior parte proprietà di cittadini stranieri.

Castello di PORTARIA (Acquasparta)

Zona abitata fin dall’epoca romana, Portaria, citata con il vecchio nome di Porcaria (a testimonianza dell'esistenza in questo posto ricco di boschi di un primitivo insediamento pastorale dedito all'allevamento dei maiali) per la prima volta nel 1093 quando i discendenti del conte Arnolfo donarono all’abbazia di Montecassino due monasteri con i loro annessi.  Scorribande di truppe ternane e tuderti costrinsero gli abitanti a sottomettersi alla protezione di Spoleto.Il capitano Bartolomeo d'Alviano vi stabilì un commissario e una guarnigione di fanti.

Il castello - ottimamente conservato, con la Rocca e l'intera cinta muraria, a 470 metri di altitudine - si presenta come un caratteristico borgo medioevale del XII secolo adagiato sulla costa dei Monti Martani a dominio della valle del Naia. La possente porta Romana è ornata dallo stemma di Portaria, sulla piazza centrale  si eleva la Torre dell’Orologio del 1200 e c'è  il pozzo utilizzato fino agli anni cinquanta del secolo scorso.

 

 

 

 

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Claudio Maccherani