Titolo 00 (generale)

" Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani

Titolo 01 (particolare)

Titolo 02 (periodo)

Titolo 03 (partecipanti)

(by Claudio Maccherani)

[CLICK per ingrandire le foto]

dida A0

dida A1

dida A2

dida A3

dida A4

 

Ho visitato Castiglione Aldobrando nel 1995 con Vera ed, eccezionalemente, con mio cugino Gian Luigi e famiglia (Lolita, Elena e Matteo). Una fredda giornata di marzo, ma per vedere i ruderi del castello e l'Umbria da lassù in alto ne valeva la pena.

Castiglione Aldobrando (Gubbio)

Nelle cronache medievali Castiglione Aldobrando è ricordato come una fortezza inespugnabile posta sopra un alto colle (864 metri s.l.m., la massima elevazione del contrafforte appenninico che si estende tra l’altopiano di Gubbio e la valle Tiberina) ai confini con il comune di Perugia e che fu sempre fedele a Gubbio. Il nome Castrum Castilionis Ildebrandi, trasformato successivamente in "Aldobrando", la cui radice è nel nome longobardo "Ildebrando" significa "spada in battaglia",  nome guerresco e aristocratico. Il suo territorio è la parte più stretta ed esposta al pericolo dei domìni bizantini all’interno del "corridoio bizantino" e ben si comprende quanto fosse necessaria la fortificazione di questo stretto e fondamentale passaggio continuamente minacciato dai Longobardi che volevano interrompere la comunicazione tra Roma e Ravenna (nel tracciato Sutri, Orte, Amelia, Todi, Perugia, Gubbio e Scheggia). Castiglione Aldobrando era una sentinella naturale per la sua posizione strategica e la straordinaria visuale di cui dispone e anche parte del tracciato che Perugia-Gubbio (San Marco, Cenerente, San Giovanni del Pantano, Pieve Petroia, Parlesca, Rancolfo, Castiglione Aldobrando e Montanaldo).

Il castello, nel 1086 feudo di Ildebrando Dux, nel 1163 passò alla canonica di San Mariano e subito dopo,  per volere del Barbarossa, sotto la giurisdizione dei monaci di San Pietro. Gli imperatori Enrico VI nel 1191 e Ottone IV nel 1211 ne decretarono l’appartenenza al comune di Gubbio. Nel 1216 fu conquistato dai perugini e nel 1250 si dovette procedere a ricostruirlo in alcune parti. Nuovamente raso al suolo nel 1415 si rese necessario riedificare un caposaldo avanzato fuori le mura e la torre. Nel 1582 Francesco Maria II della Rovere lo concesse al conte eugubino Ubaldo Beni e da questi passò anche a Guido Beni, cavaliere del Sovrano Ordine Militare di Malta e restò proprietà dei Beni fino al 1644.

I ruderi delle mura di cinta di Castiglione Aldobrando sono tutt’intorno al monte e si può anche immaginare l'esistenza di un fossato guardando un piccolo stagno ai piedi del monte, dove oggi salgono ad abbeverarsi placide mucche maculate.

(testo tratto da "Medioevo in Umbria")


Castiglione Aldobrando 1 (Google Earth 2022)


Castiglione Aldobrando 2 (Google Earth 2022)


Castiglione Aldobrando 3 (Google Earth 2022)


libro Anna Maria Trepaoli

 

 

 

 

dida B1

dida B2

dida B3

dida B4

2 VIDEO

 
 Castello e Chiesa di Castiglion
Aldobrando, 2021 [2'05]

 
 Castiglion Aldobrando
Castello, 2022 [2'32]

Claudio Maccherani