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Ho visitato il Castello di Vernazzano - o meglio, il luogo dove sorgeva - nel 2015, quando Vera era impegnata in un congresso accademico a Tuoro e io, che non ero coinvolto nella cosa, ho potuto girovagare nei dintorni "scoprendo" la TORRE PENDENTE di VERNAZZANO. |
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Castello di VERNAZZANO (Tuoro, PG) |
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Luogo abitato fin dall'Eneolitico, poi forse insediamento Etrusco, vide la Battaglia del Trasimeno del 217 a.C. con la sconfitta dei romani del console Flaminio ad opera dei cartaginesi di Annibale. Su uno sperone roccioso di 30 metri, il castello, dell'XI secolo, viene nominato per la prima volta nel 1098 nel testamento del marchese Enrico III dei Marchiones che lo donava ai benedettini del monastero di Santa Rita di Petroia e nel 1202 l'abate lo donò al Comune di Perugia, quando il distretto di Vernazzano comprendeva terreni fino alla costiera lacustre e la stessa Isola Minore (i cui abitanti, definiti da Matteo dall’Isola Maggiore nella Trasimanide "Falsi e sanguinari, propensi all’omicidio", a causa dei gravi delitti commessi furono cacciati dall'isola che da allora non sarà più popolata). Il ruolo di Vernazzano, ai confini occidentali del comune di Perugia dove controllava l'importante strada - oggi scomparsa e spostata più a valle - per Cortona, Arezzo, Siena e Firenze, era di grande rilevanza. Nel 1282 il castello contava 52 famiglie ed era l’ultimo insediamento murato perugino lungo tale percorso. |
Nel 1383 il castello fu occupato dai Michelotti, fuoriusciti perugini, che, insieme a Boldrino da Panicale e Bartolomeo da Pietramala, con 600 cavalieri fecero scorribande nelle campagne intorno al lago depredando il bestiame, attaccando l’Isola Maggiore, l’Isola Polvese e molti castelli. Perugia allora assediò il castello, che però fu preso pagandolo con denaro contante. Nel 1479 il castello fu incendiato dai fiorentini. Poi il forte terremoto del 1753 prima e le frane lungo il canyon distrussero l’abitato di Vernazzano vecchio e il castello che venne abbandonato nel 1763. Le tele e gli affreschi delle chiese di San Michele Arcangelo e di Santa Maria delle Trosce vennero trasferiti nella chiesa di Santa Maria dell'Ospedale. Il paese e la chiesa sono stati ricostruiti su un terreno più solido nella parte opposta del vallone e la Torre "Torta" rimasta pendente nel 2004 è stata messa in sicurezza da un progetto di consolidamento con soluzioni ingegneristiche ardite. (testo desunto dalla cartellonistica in loco, da Wikipedia e da "I Luoghi del Silenzio") |
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Claudio Maccherani |