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Ho visitato il Castello di Giomici nel 1995 con Vera e poi nel 2022 con Vera e Antonella Giacon. Qui è nata Ilde Arcelli, poetessa e presidente dell'Associazione Culturale "il Merendacolo" di Perugia. La visita del 2022, con Antonella e Vera, entrambe già appartenenti al "Merendacolo", è stata una sorta di un omaggio a Ilde, "in memoriam". Ma, indipendentemente da tali considerazioni, il Castello di Giomici, inserito in un superbo contesto paesaggistico, è molto bello e suggestivo. Castello di GOMICI Il Castello di Giomici è una fortezza medievale risalente al secolo XI, costruita per l’avvistamento dei nemici e la difesa della Valle del Chiascio dagli attacchi di Perugia e Assisi nemici storici di Gubbio. Tenute in buone condizioni, ci sono 2 torri, alcune case e la chiesetta del 1154 che ospita affreschi eseguiti tra il 1200 ed il 1600, alcuni dei quali opera di Matteo da Gualdo, un bellissimo soffitto in legno e, dietro l’altare, un telaio in stile Della Robbia. Il primo documento scritto che menziona il Castello di Giomici risale al 1160 ed è composto da una bolla imperiale di Federico Barbarossa, che assegnava la proprietà del castello di "Giomisco" a favore della signoria di Assisi ed affidandola poi 3 anni dopo ai Gabrielli signori di Gubbio. Durante il Medioevo, il castello di Giomici fu protagonista di contese armate tra Gubbio, Perugia ed Assisi. Per il castello sono passati famosi personaggi storici, come Petruccio de Ciuccio de Villamaina che, nel 14° secolo cadde nella difesa della torre sotto attacco dei nemici. Più tardi nel 19° secolo, il bandito Cinicchia, trovò riparo rifugiandosi nelle cantine del castello, Cinicchia è conosciuto come "il Robin Hood dell’Umbria" perché rubava ai ricchi per dare ai poveri. Il Castello di Giomici passò nelle mani della famiglia Vagni nel 1650, che ad oggi ne è ancora la proprietaria. I Vagni hanno ristrutturato il castello e le vicine fattorie preservandone le caratteristiche storiche e architettoniche. Per merito della stessa famiglia la torre di Petruccio de Ciuccio è stata restaurata nel 1944 insieme alla chiesetta al palazzo ed alle mura di cinta che la circondano. (testo tratto da "castello-giomici.it") In oltre mille anni di storia il castello ha cambiato più di venti volte la propria denominazione: Glomisso, Glomisco, Glomiscio, Glomischo, Glomisis, Glomisci, Glomisi, Glomice, Chiomisci, Chiomiscio, Ghyomisti, Glomischi, Tomi, Giommei, Glomesi, Chiomisce, Goliniscio, Glomescim, Giomisi, Jomiscio, Jomice, Giomesci, Giomisci, Giomici. (da "I Luoghi del Silenzio") |
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Claudio Maccherani |