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Io e Vera abbiamo visitato Pieve de' Saddi nell'agosto del 2021, in piena pandemia Covid-Sars 19. Luogo "francescano" per eccellenza, semplice ed essenziale, in un posto bello come tutti quelli scelti da Francesco, lungo il "Sentiero di San Francesco". |
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PIEVE de' SADDI Pieve de' Saddi (contrazione di "Pieve dei Santi" o derivazione dal nome dell'antica "Shaddi" umbra) è edificata nel luogo in cui, secondo la tradizione, avvenne il martirio di San Crescenziano, soldato romano del IV secolo, decapitato sotto l'imperatore Diocleziano per aver abbracciato la religione cristiana, in una splendida vallata tra Città di Castello, Montone e Pietralunga. Eretta sopra le vestigia di un preesistente tempio pagano, la chiesa presenta forme romaniche e si data pertanto alla seconda metà dell'XI secolo. Con un bel campanile a vela, è divisa in tre navate ed è chiusa nella parte posteriore da un'abside poligonale; sulle pareti, tra gli intonaci, è possibile intravedere le tracce di un'antica decorazione pittorica. La cripta, al di sotto dell'edificio, ospitava le spoglie di San Crescenziano e dei suoi compagni di martirio (Giustino, Faustino, Veriano, Orfito, Grivicciano, Benedetto, Eutropio, Fortunato, Esuperanzio), poi traslate ad Urbino. Un bassorilievo in pietra calcarea, sulla parete sinistra, mostra il Santo nell’atto di uccidere un drago. Una torre del IX secolo senza merlatura, con una struttura tipicamente difensiva, chiude sul davanti la costruzione. L'edificio appartenne nel XVI secolo alla famiglia Vitelli - l’interno della cripta fu completamente ammodernato dal Vescovo Giulio Vitelli - mentre ora è un bene di proprietà della curia vescovile di Città di Castello. Nelle vicinanze si trova la Fonte del Drago, una sorgente d'acqua solforosa collegata con la leggenda del santo, ed un vasto bosco di querce secolari. Pieve de'Saddi si trova in pieno Appennino - tra Gubbio, Città di Castello e Umbertide - una microregione oggi spopolata, ma anticamente di grande importanza economica e strategica e conteso da Umbri, Romani, Bizantini e Longobardi. |
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Oggi la Pieve è inserita nel percorso “La Via Francigena di San Francesco - La Via di Roma” promosso e realizzato da Regione Umbria, Regione Lazio, Opera Romana Pellegrinaggi e dai Cammini d’Europa G.E.I.E. e facente parte del grande itinerario di fede che parte da Vienna per raggiungere la tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Un percorso di oltre 270 Km che attraversa l’Umbria da Nord a Sud e la Pieve de’ Saddi si trova lungo la tappa che conduce da Città di Castello a Pietralunga e funziona come ostello per gruppi di pellegrini. (tratto da "il sentiero di Francesco" e "i Luoghi del Silenzio") |
Suggestioni TEMPLARI |
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Pieve de'Saddi è una struttura costituita da una massiccia torre quadrata, canonica, chiesa con cripta e annessi civili risalenti al due-trecento. Una fattoria fortificata quindi, oltre che un insediamento religioso. Da qui a una domus Templare il passo è breve. Tutto l'insieme era strutturato per le funzioni caratteristiche dei Templari. Era luogo strategico militare, ricovero e cura per i viandanti e anche luogo di sepoltura. Al solito, le tracce lasciate dai Templari sono labili ma individuabili: la chiesa lascia intravedere dalla caduta dell'intonaco i finti conci disegnati caratteristici delle case templari, nell'architrave della finestra più alta della torre c'è una Croce Patente Templare inscritta in un cerchio e un bizzarro filo lega la Pieve alla vicina commenda Templare di San Giovanni di Rignaldello a Città di Castello. |
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Entrambe le chiese conservavano, rispettivamente, una costola e una vertebra del "drago" ucciso a suo tempo da San Crescenziano. I due reperti, resti fossili di un cetaceo, sono ora custoditi presso il Museo Diocesano di Città di Castello. [da "L'Ordine del Tempio e San Bevignate", Guerra Edizioni, Perugia, 2012] |
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Claudio Maccherani |