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HAUTE-BALAGNE I villaggi-fortezza della Haute-Balagne sono tra i più pittoreschi dell'isola, con i loro tetti in terracotta e le torri campanarie un idilliaco paesaggio mediterraneo di macchie di olivi punteggiati di cipressi , con alle spalle una suggestiva parete di montagne color grigio pallido. Molti insediamenti, sviluppatisi all'epoca dell'occupazione pisana, sono quasi millenari. I villaggi, tutti arroccati su alture, sono sorti dopo la liberazione della Corsica dai saraceni ad opera Ugo Colonna, quando venne costruita una rete di castelli fortificati in punti inaccessibili e strategici per controllare le valli e il litorale in caso di ulteriori attacchi e scorribande. Questi borghi sono Lumio, Occi, Pigna, Sant'Antonino, Montemaggiore, Zilia, Speloncato, Belgodere, Lama, Murato, Mappa. |
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CALENZANA Sotto il massiccio del Monte Grosso, è uno dei territori più fertili dell'isola. Rinomata per il vino e il miele, nel XVIII secolo Calenzana era il rifugio dei combattenti di Paoli (non bene accolti a Calvi) e nel nostro secolo si è guadagnata la nomea di ospitare i gangster francesi di Marsiglia. Il suo centro è dominato dalla Chiesa barocca di San Biagio (1691) e dalla sua torre campanaria che si trova a fianco del "Cimetière des Allemands", luogo di sepoltura di 500 soldati austriaci inviati nel 1732 per aiutare i genovesi a sedare una rivolta. Si dice che gli abitanti del paese, privi di armi, abbiano combattuto gli invasori scagliando loro dalle finestre alveari, tegole, olio bollente e aver poi liberato il bestiame dopo avergli appiccato il fuoco, usando armi di fortuna per colpire gli austriaci in fuga, dei quali solo un centinaio si salvarono. Poco fuori la città c'è la Cappella romanica di Santa Restituta martire - che nel 303, durante il regno di Diocleziano, fu decapitata a Calvi per la sua fede cristiana -, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti della Corsica. Da Calenzana parte il mitico sentiero GR 20 - Gran Trekking 20 - che attraversa la Corsica grossomodo in diagonale fino a Conca, vicino a Porto Vecchio. Un percorso di 200 km in 15 tappe che attira ogni anno 10.000 persone da tutta l'Europa. ZILIA La strada D151 che si snoda da Calenzana al Monte Grosso fino a Cateri riunisce alcuni dei villaggi più graziosi della regione quali Montemaggiore e Zilia che, dal suo impianto di acqua minerale di ZILIA (Ziglia) esporta annualmente 11 milioni di bottiglie di acqua minerale effervescente naturale. SANT'ANTONINO La sagoma sfumata di Sant'Antonino, il più antico paese abitato della Corsica, è visibile da alcuni chilometri di distanza, con i suoi edifici arancioni accalcati l'uno sopra l'altro e arroccati sulla cresta di un'arida collina di granito. Il primo insediamento risale al IX secolo, quando i conti Savelli regnavano sul castello oggi in rovina. Grazie alla sua antica architettura e alla vista a 360 gradi sulla Balagne, Sant'Antonino è una meta che attira un gran numero di visitatori, ma fuori stagione è abitato solo da 80 residenti. Fuori del villaggio c'è la Chiesa di Sant'Annunziata, del XVI secolo. ALGAJOLA Algajola, una pittoresca cittadella genovese che domina la spiaggia di Aregno, una curva di un chilometro di sabbia grossa. Nel 1643 fu devastata dai turchi e nel XVIII secolo fu assalita da Nelson che assediava Calvi. Algajola, con il suo mare, è una località turistica estiva attiva anche nel commercio di ostriche e olio di oliva. [tratto da "Corsica", David Abram, Bell'Europa, The Rough Guide, 2009] |
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Claudio Maccherani |