Varsavia (cartolina)

 


Varsavia, Palazzo della Cultura

VARSAVIA 1976
estate 1976

Alfio, Claudio, Giorgio, Giovanni, Mauro

by Claudio Maccherani - foto Alfiero Tosti

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Claudio e Marlena, Varsavia, estate 1976 (foto Alfio Tosti)


Balvina, Marlena e Giovanni, Varsavia 1976

 

Marlena, Varsavia, estate 1976

Nell'estate del 1976 Mauro, iscritto alla Facoltà di Lingue di Perugia che studia Polacco e Russo, propone di andare per qualche giorno a Varsavia. Partiamo io, Mauro, Alfio, Giovanni e Giorgio. Niente di organizzato, nulla di prenotato. Appena arrivati a Varsavia cerchiamo da dormire chiedendo per strada ai passanti e riusciamo a trovare due diverse sistemazioni, ospiti presso una famiglia Mauro, Alfio e Claudio e presso un'altra famiglia Giovanni e Giorgio.
Il giorno si va in giro per la città e incontriamo diverse belle ragazze - Balvina, Marlena, Halena, ... - con le quali ci rivediamo più volte e che ci fanno da guide turistiche. Mauro (che parla polacco) e Giorgio (che ha fatto inglese al liceo) se la cavano, mentre io, Alfio e Giovanni incontriamo diversi problemi di comunicazione (alle medie e al liceo abbiamo fatto francese). Io incontro Marlena, una ragazza molto dolce e molto bella. E nasce una relazione poco più che platonica, brevissima, ma molto intensa.

       

Marlena, Varsavia, estate 1976

Claudio, Balvina, Giorgio e Marlena, 1976

Varsavia, Città Vecchia (cartolina)

Varsavia, Città Vecchia (cartolina)
       


Varsavia, panorama, Palazzo della Cultura

VARSAVIA

Capitale della Polonia, sul fiume Vistola, Warszawa è la pià grande città del paese, 1.750.000 abitanti. Nel XIII secolo era una cittadina di pescatori, poi nel 1569 il re Sigismondo III vi trasferì la capitale da Cracovia. Conosciuta anche come la "Parigi del Nord", Varsavia, fino alla fine della seconda guerra mondiale era considerata una delle città più belle del mondo. Bombardata all'inizio dell'invasione tedesca nel 1939, la città resistette. Le deportazioni della popolazione ebraica nei campi di concentramento portarono alla Rivolta del ghetto di Varsavia nel 1943 e alla distruzione del ghetto dopo un mese di combattimenti.


Varsavia, Bernardo Bellotto - "Canaletto"

Varsavia ha acquisito il nuovo titolo di "città fenice" a causa della sua ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, che aveva lasciato in rovina più dell'85% degli edifici. Fondamentali, per tale "ricostruzione", i quadri di Bernardo Bellotto (1721-1780), nipote del "Canaletto".
Il 14 maggio 1955 vi fu sottoscritto il "Patto di Varsavia" (alleanza militare dei paesi del Blocco Sovietico, in contrapposizione alla NATO).

dal 1980 il centro storico di Varsavia (Stare Miasto) è entrato a far parte della  "World Heritage List - Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO

  
 by Claudio Maccherani