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Ho visitato il Duomo di San Ciriaco di Ancona il 22 luglio 2019, prima di imbarcarmi - con Vera, Sonia, Maria José e Godoy - sul traghetto della Aniek diretto a Patrasso per una escursione sul Peloponneso durante la quale abbiamo visitato - tra l'altro - Epidauro, Micene, Tirinto, Argo e Olimpia. |
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ANCONA Ancona fu fondata nel 387 a.C. da coloni greci esuli da Siracusa come porto commerciale con il levante del Mediterraneo. Il nome greco Ankón, che significa "gomito", fu attribuito per la forma particolare del promontorio, a gomito piegato. Il suo territori era popolato fin dall'Età del Bronzo da abitanti in contatto con i navigatori micenei che frequentavano il porto naturale sottostante. In età romana, sotto l'imperatore Traiano, svolse il ruolo di ingresso d'Italia dai porti d'Oriente, come si legge nell'iscrizione dell'Arco di Traiano. Nel Medioevo visse il suo periodo aureo, sia artisticamente sia economicamente, quando fu florida repubblica marinara e guadagnò l'appellativo di "porta d'oriente". Nel 1219 San Francesco si imbarcò dal suo porto per raggiungere la Terra Santa, rendendo Ancona "Porta d'Oriente, Via della Pace" e nel 2019 se ne sono celebrati gli 800 anni. Dal 1532 sino all'Unità d'Italia fu parte dello Stato della Chiesa. Nel Risorgimento partecipò attivamente alle lotte per l'Unità d'Italia, in particolare durante la Prima guerra d'Indipendenza. Durante la Seconda guerra mondiale la città fu liberata dall'occupazione nazista dalle truppe del II Corpo polacco. Da vedere: Duomo di San Ciriaco, Area archeologica del Tempio di Afrodite (sotto il duomo), Chiesa di Santa Maria della Piazza, Chiesa monastica di Santa Maria di Portonovo, Arco di Traiano e Anfiteatro Romano, Palazzo degli Anziani, Piazza del Plebiscito, Lazzaretto o Mole Vanvitelliana. |
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Duomo di SAN CIRIACO Il duomo di Ancona è dedicato a San Ciriaco ed è la cattedrale metropolitana dell'arcidiocesi di Ancona-Osimo. È una chiesa medioevale in cui lo stile romanico si fonde con quello bizantino, evidente nella pianta e in molte decorazioni. Sorge in scenografica posizione alla sommità del colle Guasco, già occupata dall'acropoli della città greco-dorica, da dove domina tutta la città di Ancona e il suo golfo. L'edificio si presenta come una poderosa e luminosa massa in pietra bianca del Conero e (nella facciata principale) in marmo greco. |
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L'edificio del Duomo ha una storia di più di 2000 anni, in cui si possono distinguere quattro fasi principali: 1) IV-II secolo a.C. - Tempio di Afrodite (o di "di Venere"), sui cui resti sorge la crociera e il braccio sinistro della chiesa attuale; 2) V secolo d.C. - Basilica di San Lorenzo, sorta sui resti del tempio antico, sullo stesso perimetro; 3) XI secolo d.C. - La basilica di San Lorenzo diventa cattedrale e viene ampliata; costituisce il transetto della chiesa attuale. Con la traslazione del corpo di San Ciriaco, la chiesa cambia nome e prende il titolo attuale; 4) XII-XIII secolo d.C. - Trasformazione della pianta in croce greca con cupola centrale. Con modifiche minori effettuate nei secoli successivi, fondamentalmente questa fase ha prodotto l'edificio attuale. I dori siracusani, fondatori di Ankón (Ancona) nel 387 a.C., eressero nell'acropoli della nuova città un tempio dedicato ad Afrodite di 19x32 mt con spessore di 2,5 mt, sopra cui ora c'è il transetto della chiesa attuale, sul modello del Tempio dorico di Asclepio a Epidauro (ma secondo alcuni il tempio sarebbe del II secolo a.C., di stile corinzio e influsso romano). Afrodite/Venere aveva qui l'epiteto di "euplea" (Εὔπλοια, Éuploia), ossia di "dea della buona navigazione", protettrice dei naviganti e il tempio è associato a quello di Cnido (Afrodite Cnidia era chiamata dagli stessi Cnidi "euplea"). Il tempio fu distrutto nel 558 da un terremoto che rase al suolo anche la cittadina di Numana. |
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La sagoma dell'attuale Duomo, a pianta centrale a croce greca, è sovrastata dalla cupola a dodici facce slanciata e voltata alla gotica. Ricoperta di lastre metalliche, è considerata una tra le più antiche e perfette cupole in Italia. Nell’ala sinistra si trova il monumento a Pietro Ghinelli, realizzato da Giovanni Dalmata da Traù nel 1509. Nella cappella della Madonna si trova lo splendido altare di Luigi Vanvitelli (1738). Il transetto destro ospita la Cappella del Crocifisso, dove le transenne sono composte da preziose formelle graffite di plutei risalenti al 1189, opera di un maestro Leonardo riportanti figure di santi, profeti e animali simbolici. La cripta di sinistra, appartenente alla più antica chiesa, conserva le urne dei patroni della diocesi S.Ciriaco, S.Liberio e S.Marcellino e il suo protiro è un capolavoro artistico. |
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Claudio Maccherani |