Titolo 00 (generale)

" Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani

Titolo 01 (particolare)

Titolo 02 (periodo)

Titolo 03 (partecipanti)

(by Claudio Maccherani)

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Nell'agosto del 1997 io e Vera siamo stati quattro giorni a girovagare per l'Abruzzo: Aquila, Barisciano, Navellli, Capestrano, Campo Imperatore, Rocca Calascio, Bussi, Lanciano e altri posti visti "al volo" o nei quali ci siamo soffermati per visitarli con tranquillità. Questa pagina si occupa di tali luoghi, esclusa ROCCA CALASCIO per la quale c'è una pagina a parte. Posti molto belli, inseriti in un superbo e silenzioso paesaggio, lontani dalle mete del turismo di massa.

 

la "Conca Aquilana"


Conca Aquilana [CLICK]

La vacanza inizia già dalla strada per arrivare all'Aquila, passando per Arrone, Piediluco, Rieti, Antrodoco. Prosegue poi girovagando per la Conca Aquilana dove alcune chiese le abbiamo potute vedere solo da fuori perché chiuse quali la chiesa tratturale di Santa Maria delle Grazie a Navelli (XVI secolo),  Santa Maria in Centurelli a Caporciano (1500, su preesistente chiesa dell'anno mille), San Cipriano a Castelvecchio Calvisio (VIII secolo), la chiesa senza più tetto di Santa Maria di Cartignano a Bussi sul Tirino, derivata dal monastero benedettino dell'XI secolo, dal 1902 dichiarata "Monumento nazionale". A Bominaco la chiesa romanica di Santa Maria Assunta e l'Oratorio di San Pellegrino facevano parte di un monastero risalente all'inizio dell'era cristiana quando, tra III e IV secolo, il luogo divenne la sepoltura di San Pellegrino, martirizzato a Bominaco trafitto da lance. La chiesa di Santa Maria Assunta, dell'XI secolo costruita su preesistente chiesa dell'VIII secolo, ha tre absidi poggianti su un'alta zoccolatura e interno a tre navate separate da 12 colonne tutte disuguali (prelevate a Peltuinum, l'antica città italica dei Vestini), con ambone del 1180, ciborio del 1233 e cero pasquale su colonna tortile sorretta da un leone stiloforo. Dal 1902 è stata dichiarata "Monumento nazionale".

 Il piccolo Oratorio di San Pellegrino, la "Cappella Sistina d'Abruzzo", è del 1263, a un unica navata senza absidi sormontata da una volta a botte ogivale completamente ricoperta, unitamente alle pareti laterali, da uno straordinario ciclo di affreschi (infanzia di Cristo, Passione, scene del Giudizio Universale, storie di San Pellegrino e di altri santi ed una serie sui mesi del Calendario).

Capestrano

A Capestrano, nella valle del Tirino, abbiamo visitato il Castello. Le prime testimonianze in questo territorio si fanno risalire ai Vestini che si stanziarono nella valle del Tirino nel  IX secolo a.C., che fondarono la città di Aufinum (a valle dell'attuale Capestrano, in corrispondenza dell'accesso ai territorio dei Peltuinui e dei Peligni) dove nel 1934 fu rinvenuto il celebre Guerriero di Capestrano, simbolo dell'Abruzzo e oggi conservato al Museo archeologico nazionale d'Abruzzo a Chieti. La città fu conquistata dai romani intorno al III secolo a.C. e continuò a svilupparsi per tutta l'età imperiale, andando poi in disgrazia nei secoli successivi alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, con la popolazione che si disperse sulle alture circostanti la vallata. A partire dal VI secolo, il territorio di Capestrano cadde nelle mani dei longobardi che lo ricompresero nel Ducato di Spoleto. Durante l'età normanna la città si sviluppò grazie all'indotto economico legato alla transumanza e al commercio dello zafferano. Nel XV secolo, intorno alla preesistente torre trecentesca di guardia sulla valle del Tirino, venne costruito il grande castello che successivamente prese il nome di "Castello Piccolomini". Nel dopoguerra, con l'abbandono della pastorizia e della transumanza, si verificò un progressivo e costante spopolamento di tutta la vallata che ha portato, in breve tempo, al dimezzamento dei residenti.

Ma la parte più intensa della vacanza è stata quella che ci ha visto vagare incantati e in assoluta solitudine a Campo Imperatore e a Rocca Calascio.

Campo Imperatore

Campo Imperatore è un altopiano, di origine glaciale e carsico-alluvionale, situato tra i 1.500 e i 2.100 m di quota s.l.m., nel cuore del massiccio del Gran Sasso d'Italia e del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Esteso tra i territori comunali di Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, L'Aquila e Santo Stefano di Sessanio, è sede dell'osservatorio astronomico e del giardino botanico alpino. L'altopiano, tra i più vasti d'Italia e il più vasto degli Appennini, si estende per 18 km in lunghezza e 8 km di larghezza per una superficie complessiva di circa 75 km² a una altitudine variabile tra i 1460 m della Val Voltigno fino ai 2138 m della stazione meteorologica. L'alpinista Fosco Maraini lo paragonò, su piccola scala, alla valle di Phari Dzong, coniando il termine di "Piccolo Tibet" che è ancora oggi d'uso comune.

Rocca Calascio

Per Rocca Calascio c'è l'apposita pagina web accessibile da questo LINK  >>

Cinema

In questa bellissima vallata sono stati girati diversi film tra i quali:
Lo chiamavano Trinità (di E.B.Clucher, con Bud Spencer e Terence Hill, 1970);
Il Deserto dei Tartari (dall'omonimo romanzo di Dino Buzzati, di Valerio Zurlini, con Vittorio Gassman e Philippe Noiret, 1976).

 

 

 

 

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4 VIDEO

 
 La piana di Campo Imperatore
Alberto Angela, 2020 [7'47]

 
 Campo Imperatore Little Tibet
Lumina Sense, 2019 [7'52]

 
 Campo Imperatore dal drone
(orrida musichetta), 2021 [1'49]

 
 Hollywood ad alta quota
Strada dei Parchi, 2020 [1'52]

Claudio Maccherani