Titolo 00 (generale)

" Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani

Titolo 01 (particolare)

Titolo 02 (periodo)

Titolo 03 (partecipanti)

(by Claudio Maccherani)

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Io e Vera abbiamo visitato alcuni dei tanti castelli di cui la Val d'Aosta è disseminata durante la nostra vacanza "in tenda" nell'agosto 1987. Alcuni li abbiamo solo "sfiorati" passandoci accanto e vedendoli solo da fuori perché al momento non accessibili, altri li abbiamo visitati anche all'interno e ci siamo soffermati a respirare l'aria che circolava tra quelle antiche mura.

CASTELLI della VAL D'AOSTA

Mappa dei CASTELLi della Val d'Aosta

Il forte di Bard è un complesso fortificato fatto riedificare nel 1830 da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard, sul luogo dove nel VI secolo sorgeva un antico presidio ostrogoto e successivamente un castello "inespugnabile". Dopo un lungo periodo di abbandono, il forte è stato totalmente restaurato con interventi conservativi e aperto alpubblico nel 2006.

416 soldati potevano essere ospitati nelle 283 stanze del forte (il doppio nel caso di utilizzo di giacigli a terra). 176 locali di servizio affacciati su un vasto cortile interno che fungeva da piazza d'armi. Il sistema di strutture autonome e dotate di casematte a protezione garantiva una difesa reciproca in caso di attacco. Gli ampi magazzini di munizioni e provviste di cibo garantivano tre mesi di resistenza all'assedio. Più di 50 I cannoni. Dal 2006 è la sede del Museo delle Alpi. Vedi LINK Forte di Bard >>

Il castello di Verrès, uno dei più famosi manieri medievali valdostani, del XIV secolo, ricostruito su un preesistente castello del 1287, uno dei primi esempi di castello monoblocco, con pareti spesse più di 2 metri e mezzo, è una fortezza praticamente inespugnabile. Vi si accede a piedi tramite una mulattiera che sale lungo la montagna fino al ponte levatoio di accesso e chi percorre il sentiero offre sempre al castello il fianco destro. Dopo il portone c'è un'antiporta, in salita e in curva per rendere difficoltoso l'eventuale uso di un ariete. Dopo una serie di passaggi di mano, nel XVIII secolo il castello andò in rovina e nel 1894 fu infine acquistato dallo Stato italiano che ne curò un primo restauro. Nel secondo dopoguerra il castello, dichiarato monumento nazionale, passò alla Regione Valle d'Aosta, che negli anni ottanta ricostruì la copertura in lastre di pietra. Un ulteriore restauro ha avuto luogo nel 1994.

ll castello di Sarriod, appartenuto fino agli inizi del Novecento alla famiglia Sarriod de La Tour, si presenta come un insieme di edifici risalenti ad epoche diverse addossati uno all'altro intorno all'antico donion a pianta quadrata di prima del XIV secolo e protetti da una cinta muraria. Il donjon di Sarriod de La Tour si colloca ad un livello intermedio tra le torri più antiche con funzione prevalentemente (come Cly, Graines o Saint-Germain) e le torri residenziali dell'epoca immediatamente successiva (come Villeneuve o La Salle). Contemporanea al donjon è la cappella situata nella parte più a sud del recinto murario, in prossimità dello strapiombo a picco sulla Dora, che alcune indagini dendrologiche hanno permesso di datare intorno alla metà del XIII secolo.

ll castello di Saint Pierre è uno dei più antichi della Valle d'Aosta e la sua esistenza è citata per la prima volta in un documento del 1191. Esso deve il nome ai suoi primi proprietari, i De Sancto Petro, ai quali risalgono le due torri ancora presenti. Il castello nel corso dei secoli passò a diverse signorie e oggi proprietà del comune di Saint Pierre. Arroccato su uno sperone roccioso marmoreo che sovrasta la strada e domina il borgo di Saint-Pierre, appare come un unico corpo di fabbrica di forma più o meno rettangolare, con una cinta muraria merlata e il mastio centrale che spicca per la sua altezza. Le famose quattro torrette laterali (aggiunte nell´800) rendono quasi disneyano questo antichissimo maniero. Dal 1985 è la sede del Museo Regionale di Scienze Naturali.

ll castello di Fenis è il più famoso maniero medievale della Valle d'Aosta, noto per la sua architettura scenografica, con la doppia cinta muraria merlata che racchiude l'edificio centrale e le numerose torri, è una delle maggiori attrazioni turistiche della regione e uno dei castelli medievali meglio conservati d'Italia. La sua posizione, sulla cima di una collina circondata da una serie di prati, fa pensare che un tempo possa essere stata la sede di una villa romana. Il castello viene menzionato per la prima volta in un documento del 1242. Dopo una serie di ampliamenti successivi, all'inizio del XV secolo, con il declino economico dei proprietari , la famiglia Challant-Fénis , ci fu un periodo di stasi edilizia fino al 1705 quando, fu venduto al conte Salluzzo, iniziò la sua decadenza e una serie di passaggi di proprietà. Finalmente nel 1895 fu acquisito dallo Stato Italiano che lo dichiarò Monumento Nazionale e iniziò una serie di restauri. Ora proprietà dell'amministrazione regionale della Valle d'Aosta ed è visitabile solamente tramite visite guidate.


Castello di Fenis (Google Earth 2022)


Castello di Sarriod (Google Earth 2022)


Forte di Bard (Google Earth 2022)


Valle d'Aosta (Google Earth 2022)

  

 

 

 

 

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7 VIDEO

 
 Forte di Bard
dal drone, 2020 [0'27]

 
 Scopri il Forte di Bard
FortediBard, 2018 [4'00]

 
 Castello di Verres
mini visita, 2020 [4'51]

 
 Castello Sarriod de La Tour
St.Pierre, 2020 [3'18]

 
 Castello di Saint Pierre
G.Lo Presti, 2022 [2'32]

 
 Castello di Fenis ...
Viaggia EWallace, 2023 [4'47]

 
 Castelli Val d'Aosta
dal drone, 2016 [1'42]

Claudio Maccherani