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CARCASSONNE |
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Occupata fin dal Neolitico, Carcassonne si trova nella piana del fiume Aude, tra due grandi tratte stradali che collegano l'Atlantico al mar Mediterraneo e il Massiccio Centrale ai Pirenei. Nel Neolitico il sito originario di Carcassonne era sull'altopiano di Carsac (2 km a sud della città medievale). Intorno al VI secolo a.C. i suoi abitanti si trasferirono e si stabilirono sullo sperone roccioso dominato oggi da questa stessa città dando vita a un oppidum che aveva fiorenti scambi con Etruschi, Greci e Cartaginesi. Nel III secolo a.C. passò sotto il dominio dei Volci Tectosagi e nel 118 a.C. passò senza combattimenti sotto la dominazione romana, assumendo il ruolo amministrativo di provincia nel 70 a.C. Tra il 234 e il 285 l'impero romano attraversò una prolungata crisi di cui beneficiarono i barbari che saccheggiavano su vasta scala in Gallia e allora vennero costruite le mura di oltre un chilometro con più di trenta torri difensive. |
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I Visigoti si stabilirono nella regione nel V secolo. Nel 507 i Franchi conquistarono la Gallia e Tolosa e combatterono contro i Visigoti anche a Carcassonne. Nel 711 i musulmani conquistarono la Spagna in meno di cinque anni e nel 725 giunsero ad assediare Carcassonne. La città cadde rapidamente, venne ribattezzata Qarqshuna e vi si insediò un presidio di Mori. Pipino il Breve espugnò la città nel 759, ma incursioni e saccheggi devastarono la regione fino all’arrivo di Carlo Magno. L'inizio del feudalesimo nell’XI secolo, il periodo dei Conti di Carcassonne, fu un periodo turbolento che vide la città teatro di dispute e guerre di potere e l’espansione della città e delle sue fortificazioni, un periodo che vide l’affermarsi di una nuova religione, il Catarismo, in Linguadoca. |
Bernard Aton IV Trencavel, visconte di Albi, Nîmes e Béziers, nel 1096, autorizzò la costruzione della basilica di Saint-Nazaire. Nel 1107, gli abitanti di Carcassonne respinsero la sovranità di Bernard Aton, che aveva promesso di restituire la città al suo proprietario originario Raimondo Berengario III di Barcellona e si appellarono al conte di Barcellona per scacciarlo. Ma, con l'aiuto di Bertrando II di Tolosa, Bernard Aton riprese il controllo della città. Nel 1120, i carcassonesi si ribellarono di nuovo, ma Bernard Aton ristabilì l'ordine pochi anni dopo. Nel 1130, ordinò l'inizio della costruzione del castello comitale denominato palatium e la riparazione dei bastioni gallo-romani. Da quel momento in poi, la città alta di Carcassonne fu circondata dalla sua prima fortificazione completa. Alla fine del XII secolo, il catarismo raggiunse Carcassonne e attirò molti seguaci, protetti dal visconte Raimondo Ruggero Trencavel. Dopo l'assassinio del legato apostolico Pietro di Castelnau nel gennaio 1208, la città e tutta la sua regione furono dichiarate terre di eresie dal papa Innocenzo III che e subirono la crociata contro gli albigesi, sotto la guida dall’abate cistercense Arnaud Amaury e comandata da Simone IV di Montfort. |
L'esercito crociato assediò Carcassonne, le cui mura resistettero, ma la siccità e la sete causarono la capitolazione della città dopo due settimane, il 15 agosto 1209, Trancavel venne gettato in una prigione nel palazzo del conte, dove morì poco dopo di dissenteria e le sue terre finirono in mano a Simone IV di Montfort, capo dell’esercito crociato, gli abitanti scacciati con solo i vestiti che indossavano. Un periodo di terrore si insediò all'interno della città. La caccia ai Catari portò al proliferare di pire e denunce selvagge, con l'insediamento dell'Inquisizione, la cui sede è ancora visibile entro le mura della città alta. L'edificio comitale fu poi convertito in fortezza, con la cinta muraria raddoppiata e rinforzata fino alla fine del Trecento. Domenico di Guzmán trascorse l'intera quaresima del 1213 in un luogo religioso a Carcassonne. Un tribunale dell'inquisizione aprì i battenti nel 1234. Nel XIV secolo Carcassonne divenne il primo centro di produzione tessile del regno di Francia, la cui materia prima era la lana. Nel 1348 ci fu un'epidemia di peste che durò fino al secolo successivo. Nel XVI secolo, le guerre di religione imperversarono nella regione: la città bassa abbracciò il protestantesimo, quella alta restò fedele al cattolicesimo e vari scontri ebbero luogo tra i due siti. Nel frattempo Carcassonne decadeva. Nel 1853 l'architetto Viollet-le-Duc realizzò un progetto di ristrutturazione approvato nel 1853 da Napoleone III che scatenò una polemica sulle modalità di realizzazione per le difformità architettoniche e i materiali dei tetti delle torri, realizzati in ardesia anziché con tegole romane come originariamente. [da Wikipedia] |
dal 1997 Carcassonne è entrata a far parte della World Heritage List "Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO |
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Claudio Maccherani |